Come bonificare l’amianto in modo sicuro

La gestione dell’amianto richiede una procedura molto delicata in quanto la dispersione nell’ambiente delle fibre tossiche rilasciate da questo materiale possono essere letali per la nostra salute. Ma come si fa a bonificare l’amianto in modo pratico e sicuro? Scoprilo in questo articolo.

Il problema dell’amianto è ancora molto diffuso in Italia a causa del grande uso che è stato fatto di questo materiale nel settore edile soprattutto negli anni ‘60. Trattandosi di un materiale tossico, non è facile procedere con la sua rimozione in quanto il rischio di disperdere le sue fibre nell’ambiente è molto alto. 

Come risolvere questo problema, allora?

Vediamo in questo articolo:

Come bonificare l’amianto? Ecco tre modi

La rimozione dell'amianto è una procedura che richiede precisione e attenzione, vista la pericolosità di questo materiale. Ecco perché è fondamentale affidarsi a un team specializzato per garantire la sicurezza delle persone e dell'ambiente circostante.

Tra le tecniche più comunemente utilizzate per bonificare l'amianto troviamo:

  • Rimozione: Questa tecnica è nota per essere molto invasiva e rischiosa. Prevede la completa asportazione dell'amianto, generando una grande quantità di rifiuti speciali. La rimozione richiede demolizioni, il che rende necessario evacuare l'edificio durante tutto l’intervento per garantire la sicurezza delle persone. Questa opzione è spesso costosa e richiede notevoli sforzi logistici
  • Confinamento: Il confinamento è un'opzione più sicura ed efficiente rispetto alla rimozione totale, infatti prevede l'installazione di barriere per separare l'area contenente amianto delle persone. In questo modo, si evita la dispersione delle fibre nell'ambiente circostante, salvaguardando la salute pubblica
  • Incapsulamento: L'incapsulamento rappresenta un approccio sicuro ed efficace alla bonifica dell'amianto. Questa tecnica prevede l'utilizzo di speciali materiali che inglobano e isolano le fibre di amianto senza la necessità di rimuovere o danneggiare il materiale contaminato. In questo modo si evitano demolizioni e la conseguente produzione di rifiuti pericolosi ma soprattutto si diminuiscono notevolmente i rischi per la salute delle persone

Quest’ultima tecnica è particolarmente consigliata nel caso delle tubazioni in amianto

Tubus System, che da più di 20 si occupa del risanamento delle tubature, sa perfettamente come bonificare l’amianto senza rischi, servendosi di un’innovativa tecnologia chiamata relining.

Leggi anche: Tubazioni in cemento-amianto

Bonifica l’amianto in modo sicuro con Tubus System

Il relining è una tecnica di risanamento delle tubazioni non invasiva che rigenera i vecchi impianti di scarico ammalorati in endoscopia, spruzzando all’interno uno speciale composito plastico che dà vita a tubazioni completamente nuove.

Tubus System, è il riferimento del mercato per il risanamento degli impianti di scarico e, si occupa anche di bonificare le tubazioni in amianto grazie ad un apposito protocollo pratico e sicuro sviluppato ad hoc che, non dovendo ricorrere a demolizioni, evita il rischio di dispersione delle fibre tossiche nell’ambiente.

Grazie al a questo metodo unico di relining, Tubus System ha portato a termine il più grande intervento di bonifica di tubazioni in amianto mai fatto in Italia, risanando l’intero impianto di scarico in amianto di un grande quartiere a Torino che versava in pessime condizioni ed era diventato un reale pericolo per gli abitanti.

In collaborazione con ATC Torino, questo grande intervento di bonifica tramite relining ha messo in salvo più di 200 famiglie, senza correre rischi e con la minima interferenza della quotidianità degli abitanti del quartiere.

L’alta innovazione tecnologia del relining unita all’importanza di questo intervento sono valsi a Tubus System la Menzione Materiali del Premio Assimpredil ANCE nel dicembre 2021, offrendo una reale alternativa sicura ed efficace alla bonifica degli impianti di scarico in amianto negli edifici.

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Il maggiore intervento di risanamento amianto mai fatto



Cosa prevede la legge per bonificare l’amianto

In Italia la gestione dell'amianto, compresa la bonifica e la rimozione, è strettamente regolamentata da una serie di leggi e normative introdotte per tutelare la salute pubblica, in particolare quella degli operatori addetti alle operazioni di bonifica.

La normativa principale in materia di amianto è stata introdotta attraverso il Decreto Legislativo 81/08, noto come il "Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro". Questo decreto stabilisce chiaramente le regole e le procedure da seguire per la gestione dell'amianto nei luoghi di lavoro.

Oltre al Decreto Legislativo 81/08, la gestione dell'amianto in Italia è disciplinata da una legge quadro, la legge 257/92, che ha messo al bando l'uso dell'amianto e ne ha regolamentato la bonifica. Questa legge ha anche previsto la creazione di un'apposita sezione dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali, in cui le aziende autorizzate possono iscriversi per la bonifica e lo smaltimento dell'amianto.

Tra le altre numerose leggi in materia di amianto, Il decreto ministeriale del 6 settembre 1994 ha ulteriormente dettagliato le procedure e le metodologie per la valutazione del rischio, la sicurezza durante le operazioni di bonifica e le indagini di laboratorio. Inoltre, ha suddiviso i materiali contenenti amianto in due categorie principali: friabili e compatti, indicando i metodi di bonifica idonei per ciascuna categoria.

A questo proposito, la normativa richiede la rimozione obbligatoria quando esistono evidenti rischi di dispersione delle fibre contenute nei manufatti degradati, che mettono a repentaglio la salute pubblica e l'ambiente. Questa rimozione diventa inevitabile anche nei condomini quando i manufatti o le protezioni contenenti amianto nelle parti comuni dell'edificio sono gravemente deteriorati e costituiscono un pericolo per la salute dei residenti.

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Dove si può trovare l’amianto e come mai era così diffuso

L’amianto è stato utilizzato moltissimo in Italia all’interno di diversi settori produttivi, in particolare quello edile. Nonostante siano trascorsi trent’anni dal divieto di utilizzo, oggi questo materiale è ancora ampiamente diffuso nel nostro Paese, risultando molto pericoloso per la nostra salute. 

Tra i principali prodotti da cui si possono rilevare tracce di amianto troviamo: tegole, caminetti, materiali isolanti, filtri per sigarette, guarnizioni e tubazioni, giusto per citarne alcuni.

Ma come mai l’amianto veniva utilizzato così tanto? La risposta è molto semplice, infatti l’amianto vanta caratteristiche fisiche non indifferenti, ad esempio:

  • è fonoassorbente e termoisolante;
  • è resistente alle sostanze chimiche e al fuoco;
  • è facile da produrre.

Altro elemento particolarmente rilevante: l’amianto è un materiale economico

Tutti questi fattori hanno fatto sì che la stragrande maggioranza dei prodotti edili fossero realizzati con questo pericoloso ma conveniente materiale, che oggi rappresenta una minaccia per la sicurezza delle persone.

Ecco perché è molto importante concentrarsi sulla prevenzione e quindi informarsi al meglio su come bonificare l'amianto in modo sicuro.

La bonifica infatti non solo riduce i rischi per la salute, ma contribuisce anche a preservare l'ambiente, impedendo la dispersione delle pericolose fibre di amianto nell'aria e nel suolo.

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