Da inizio anno l’Italia si è vista dover affrontare già ben 130 eventi climatici estremi, raggiungendo il numero più alto della media annuale degli ultimi 10 anni. Da cosa dipende questo dato e cosa si può fare per migliorare la situazione?
Caldo torrido e siccità, poi improvvisi acquazzoni, grandinate e trombe d’aria. Quest’anno l’Italia sta decisamente vivendo una situazione climatica piuttosto critica. Quali sono le cause e cosa si può fare per contrastare questi eventi sempre più preoccupanti?
Le cause principali dei problemi climatici in Italia
Il grande e preoccupante fenomeno che sta provocando tutti questi disastri climatici è senza dubbio il riscaldamento globale.
Il continuo aumento delle temperature, infatti, sta portando ad un eccessivo accumulo di energia nei sistemi atmosferici che si convertono poi in veri e propri disastri meteorologici caratterizzati da frequenza e intensità sempre più pericolose.
Alluvioni, trombe d’aria, nubifragi, ma anche periodi di caldo soffocante e siccità: questo squilibrio climatico è sempre più evidente e sta portando a conseguenze pesanti anche dal punto di vista economico, ad esempio nel settore agricolo, che sta riscontrando sempre più difficoltà nella crescita del raccolto.
Preoccupante è in particolare la distribuzione delle precipitazioni, sempre più scostanti, così come la loro intensità, soprattutto nelle stagioni fredde.
Insomma, sembra proprio che questa crisi climatica non accenni a frenare, motivo per cui è indispensabile che le grandi Istituzioni prendano provvedimenti concreti e decisivi, in modo da provare a migliorare la situazione, per quanto possibile.
Eventi climatici estremi: alcuni dati
Vediamo qualche dato concreto per avere una panoramica ancora più chiara. Negli ultimi 10 anni si sono infatti verificati:
- Più di500 allagamenti a causa di piogge troppo intense;
- Più di 150 danni infrastrutturali sempre a causa della pioggia;
- Circa 60 danni dovuti a forti grandinate;
- Circa 400 danni provocati da trombe d’aria;
- Più di 120 esondazioni e conseguenti danni;
- Più di 50 danni da siccità,
- Vari danni al nostro patrimonio storico-culturale.
La lista è ancora molto lunga, ma già questi dati dimostrano come il cambiamento climatico stia duramente colpendo la nostra quotidianità, con conseguenze sempre più gravi.
Cosa fare per fermare tutto questo?
Cosa si può fare per migliorare la situazione
Le grandi Istituzioni internazionali si stanno muovendo concretamente per contrastare la crisi climatica in corso. In particolare, la SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale), ha richiamato l’attenzione del Governo affinché si rimetta al centro del nuovo programma l’applicazione dei principi previsti dall’Accordo di Parigi per quanto riguarda la Zero Pollution e la Forest Strategy europee.
L’obiettivo che si vuole raggiungere nel giro di qualche anno è infatti quello di piantare 350 miliardi di alberi nel mondo in modo da ridurre del 10% la quantità di Co2 presente a livello globale.
Oltre a questi importanti interventi contro al cambiamento climatico, tuttavia, è anche importante che tutti facciano la loro parte per vincere questa sfida, a partire dalle grandi organizzazioni internazionali, fino ad arrivare alle aziende e ai cittadini stessi.
Tubus System ad esempio, che da anni si occupa di risanamento degli impianti di scarico in modo non invasivo, si serve di un’innovativa tecnologia sostenibile sotto più punti di vista: il relining.
L’impegno di Tubus System contro il cambiamento climatico
Come anticipato poco fa, il relining è una tecnologia innovativa a basso impatto ambientale e totalmente non invasiva che permette di risanare una tubazione direttamente dall’interno senza ricorrere ad alcuna demolizione.
Le pareti interne del tubo interessato vengono infatti ricoperte da un composito plastico che, una volta solidificato, dà vita a un tubo nuovo e perfettamente funzionante.
Oltre a rappresentare un enorme vantaggio da un punto di vista pratico, il relining è una soluzione vincente soprattutto per la sua sostenibilità.
Prima di tutto perché operando in endoscopia si evita la produzione di tonnellate di macerie da demolizione che vanno inevitabilmente a gravare sull’enorme quantità di rifiuti che quotidianamente inquina l’ambiente.
In secondo luogo, il relining è un metodo di lavorazione perfettamente allineato con i principi di economia circolare. Riutilizzare e risanare una vecchia tubazione anziché sostituirla, evita un inutile spreco di risorse e consente di allungare la vita utile dell’impianto che torna ad essere perfettamente funzionante per almeno 50 anni.
La tecnologia di Tubus System, che da oltre 20 anni contribuisce ad un’economia più verde e sostenibile, si è aggiudicata il Premio innovazione amica dell’ambiente dell’edizione 2017 organizzato da Legambiente e riservato alle aziende capaci di portare significativi miglioramenti orientati alla sostenibilità ambientale.
Inoltre, la possibilità di risanare impianti in amianto grazie ad uno specifico protocollo di sicurezza è valsa a Tubus System la menzione speciale materiali del Premio “Essere Avanti” di Assimpredil ANCE edizione 2020.
Il relining è un gesto concreto verso un mondo più sostenibile.
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