A febbraio 2021, il nuovo governo Draghi ha riorganizzato alcuni dicasteri, introducendo anche il nuovo Ministero della Transizione Ecologica (MITE). Di cosa si occupa il MITE? Cos'è la "transizione ecologica"? E come si mette in pratica?
Fuori il vecchio "Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare", dentro il nuovo "Ministero della Transizione Ecologica": questa una delle novità introdotte dal Decreto-legge Ministeri, approvato a febbraio 2021. Un cambiamento significativo, che porta in primo piano la questione ambientale in modo ancora più sentito, ampliando le competenze del precedente Ministero.
Transizione ecologica, ossia: energie rinnovabili
La "transizione ecologica" è intesa come progressivo passaggio a un'economia sempre più sostenibile a livello ambientale. Tale passaggio verrà concretizzato tramite una serie di politiche territoriali, ambientali ed energetiche che portino l'Italia ad utilizzare, in modo virtuoso, solo ed esclusivamente energie rinnovabili. Un bello stacco rispetto alla situazione odierna, che possiamo tranquillamente definire "arretrata" sotto questo punto di vista.
(Spoiler: non siamo certo gli unici. Attualmente, circa l’85% di energia utilizzata in tutto il mondo deriva dal consumo di combustibili fossili, mentre solo il restante 15% proviene da fonti rinnovabili).
I 5 punti per attuare la transizione
Abbiamo parlato di politiche territoriali, ambientali ed energetiche; ma quali sono, nel concreto, le azioni da portare avanti per promuovere la transizione energetica nel più breve tempo e nel miglior modo possibile?
Il Governo ha individuato 5 punti caldi:
- Transizione energetica. Come anticipato, ridurre le emissioni di CO2 causate dall'uso di fonti non rinnovabili è il primo passo per la transizione.
- Agricoltura ed economia circolare. Ridurre la produzione di rifiuti, e riutilizzare quelli inevitabilmente prodotti, dando loro nuova vita.
- Mobilità sostenibile. Considerando che gran parte delle CO2 è prodotta dai mezzi di trasporto, la mobilità sostenibile (a zero emissione) è una tappa obbligata.
- Tutela della biodiversità.
- Stop alle trivelle.
Obiettivo economia circolare: Tubus c'è
Economia circolare e sostenibilità sono anche due degli ideali che guidano Tubus System fin dalla sua nascita. Il nostro metodo di relining conservativo per il risanamento degli impianti di scarico ci consente infatti di:
- azzerare la produzione di rifiuti (che invece, con il classico metodo di sostituzione dei tubi, raggiungeva la tonnellata a ogni intervento)
- ri-utilizzare i tubi ammalorati come "stampo" in cui realizzare i nuovi tubi autoportanti
- utilizzare materiali atossici (privi di Bisfenolo A) e riciclabili al 100%.
I nuovi impianti, poi, hanno una durata di vita certificata di minimo 50 anni. Ed ecco cosa significa per noi sostenibilità: soddisfare le esigenze attuali, senza pesare sulle generazioni future.
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