C’è una realtà a Milano che seppur nata nel lontano 1848, si è contraddista per aver fatto una scelta innovativa e all’avanguardia: stiamo parlando della Congregazione delle Suore del Buon Pastore in via San Vittore, a Milano.
Questa storia parte da un problema concreto: quasi un anno fa incominciarono a comparire nelle mura, vistose macchie di umidità che si diffusero in poco tempo fino nel Condominio adiacente. Non fu necessario disturbare un genio per capire che cosa stesse succedendo… alcuni tubi stavano perdendo acqua.
Tra l’altro, e non è un tema di poco conto, in queste situazioni è fondamentale capire in che punto (o in che punti) intervenire per risolvere il danno in modo definitivo.
Che fare a questo punto? Come intervenire?
Se si pensa poi che, in questo caso, stiamo parlando di una struttura di tre piani con un piano seminterrato, la quale ospita quotidianamente diversi esercizi della Fondazione (una scuola paritaria, un asilo e tante attività extra didattiche) nasce un ulteriore “problema”: come interferire il meno possibile con queste iniziative? Fortunatamente il consulente tecnico dell’amministrazione della Fondazione, il geometra Renato Invernizzi, aveva sentito parlare di una nuovo brevetto internazionale di relining, utile alla ricostruzione di tubazioni di scarico per via interna (quindi senza necessità di demolizione muraria). Con una veloce ricerca in Internet viene a sapere che il brevetto in questione è stato portato in Italia dalla Tubus System Italia.
Ma che cos’è il relining interno?
In pratica si tratta di un nuovo sistema di intervento che parte dall’analisi interna dei tubi attraverso fibre ottiche. In questo modo è possibile mappare tutte le tubature e valutarne lo stato…ed è molto importante perché diversamente si rischierebbe di “rattoppare” quei punti che “indicano” le macchie, ma il problema potrebbe non essere solamente li... In sintesi quindi, grazie ai dati raccolti sullo stato complessivo delle tubature, grazie a questa tecnologia diventa possibile stabilire l’entità di intervento, stimarne la durata e di conseguenza il costo.
Ma poi che si fa?
Definiti questi aspetti si passa alle fasi di intervento concreto, sempre per via “endoscopica”, cioè da dentro. I tubi in pratica vengono ripuliti delle incrostazioni, con l’utilizzo di una strumentazione che ricrea una nuova guaina impermeabilizzante per il canale di scarico e si aggiustano i tratti fessurati o rotti.
In definitiva in pochi giorni lavorativi, senza disagi per i cittadini del quartiere, ma soprattutto senza aver prodotto macerie edili. Nel caso della sede della Congregazione sono stati rimessi a nuovo oltre 70 metri di tubazione in maniera innovativa e sostenibile.
Un plauso quindi alla modernità dimostrata da questo gruppo di suore e a chi le ha consigliate:
risparmio economico (con questa nuove tecnica si posso abbattere i costi di circa il 50%) tutela dell’armonia tra vicini e l’ambiente!
da Viviconstile Magazine del 10 maggio 2016 – un progetto Legambiente Onlus