Per chi non conosce i dettagli dell'Ecobonus 2021, ecco un breve approfondimento su quali interventi comprende, insieme a una riflessione sulle conseguenze dei lavori.
“Ecobonus” è il nome dato all'insieme di superbonus e bonus ordinari per i lavori di riqualificazione energetica. Si tratta di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica di un edificio, che permettono di godere di una agevolazione fiscale, o meglio, di una detrazione (Irpef o Ires).
Ecobonus: superbonus 110%, sismabonus, ecobonus ordinario
La maggiore novità del 2021 è il SUPERBONUS 110%, ossia la detrazione fiscale del 110% della somma spesa per la riqualificazione energetica, valido fino alle fine del 2022.
Il 110% si applica a 3 tipi di interventi definiti "trainanti" (nei limiti di spesa previsti):
- Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici.
- Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
- Interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore.
Il SISMABONUS, invece, aumenta l’aliquota della detrazione ordinaria prevista per i lavori antisismici sugli edifici ubicati nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, a partire da luglio 2020 e fino alla fine del 2021.
In più, la Legge di Bilancio 2021 ha ampliato il Superbonus ai seguenti interventi "trainati", ossia coibentazione del tetto, i lavori finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, i lavori effettuati in favore di persone con più di 65 anni, specifiche tipologie di spese eseguite congiuntamente a quelle di cui sopra o a lavori ammessi al sismabonus del 110%.
Al Superbonus 2021 del 110% si affiancano le DETRAZIONI FISCALI ORDINARIE, cioè i lavori di riqualificazione energetica che restano agevolati al 65% e al 50% se non eseguiti congiuntamente a quelli trainanti elencati in precedenza. Le detrazioni, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, variano anche a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare oppure condomini.
Infine, è sempre attivo il BONUS FACCIATE.
La riqualificazione energetica può mettere a dura prova la stabilità di un edificio
I lavori di riqualificazione più diffusi sono quelli che aumentano l’indice di isolamento termico e l’indipendenza energetica di un edificio:
- installazione di pannelli solari o impianti fotovoltaici
- sostituzione di finestre e infissi
- rifacimento dei pavimenti
- sostituzione degli impianti di riscaldamento
- ecc.
Gli interventi di riqualificazione energetica sono utili, anzi necessari e auspicabili, su questo non ci piove. Non tutti sanno, però, che possono mettere a dura prova la salute di un edificio.
L’edificio è sotto stress: occhio agli impianti di scarico
Quando si sottopone un edificio – un edificio qualsiasi, dalla villetta in campagna al condominio, dal palazzo storico in centro a Milano all’hotel a 4 stelle- a una riqualificazione energetica, è inevitabile provocare degli stress considerevoli alla struttura: stress strutturali, meccanici, elastici, termici.
Chi ignora questo aspetto spesso si trova a fronteggiare conseguenze spiacevoli: una di queste, una delle più diffuse, è una perdita d’acqua dagli impianti di scarico.
Perché succede?
Perché quasi sempre ignoriamo lo stato di salute dei tubi di scarico: i tubi non si vedono, non si sentono, quindi presupponiamo sempre che siano tutti in gran forma. In realtà, se ci pensi bene, un edificio viene riqualificato quando è datato: vecchio lui, vecchi i suoi impianti.
Ed ecco che puntualmente, dopo tutto lo stress della riqualificazione energetica, l’impianto di scarico torna a farsi sentire.
Anche gli impianti di scarico rientrano nella detrazione
Ma ecco la bella notizia: anche la sostituzione della rete fognaria rientra tra gli interventi detraibili grazie al Superbonus della riqualificazione energetica.
Mettiamo ora insieme:
- l’informazione 1 (lo stress dell’edificio e le perdite d’acqua)
- l’informazione 2 (il bonus per il risanamento dell’impianto)
Cosa otteniamo? Una conclusione importantissima: bisogna sfruttare il Bonus riqualificazione per la manutenzione preventiva degli impianti.
Metti a budget una manutenzione preventiva
Preventiva, e non a posteriori: perché aspettare che l’impianto si rompa e la perdita danneggi l’edificio, quando possiamo giocare d’anticipo ed evitarci una serie di complicazioni?
Prova a pensare: cosa succede se la caldaia è inefficiente? I consumi si alzeranno notevolmente. E se i serramenti non sono a tenuta? Avremo dei fastidiosi spifferi e sprecheremo di più per la bolletta del gas. Ma se scarichi e pluviali sono degradati le conseguenze saranno ben più sgradevoli!
Mettere a budget, a inizio anno, una manutenzione preventiva dell’impianto di scarico è la strategia più vantaggiosa per ogni amministratore di condominio.
Scegliere il relining di Tubus System, poi, è la mossa vincente.