La qualità dell'aria negli ambienti chiusi è un tema molto attuale: sia per l'importanza che riveste per il benessere e il comfort abitativo, sia per via dell'emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo. Quali sono i fattori di rischio? E come preservare questa qualità?
Quando diciamo "aria indoor" intendiamo l'aria che respiriamo entro spazi chiusi, non solo abitazioni ma anche:
- uffici
- ospedali
- scuole
- alberghi
- bar e ristoranti
- negozi
- cinema e teatri
- mezzi di trasporto
- ecc.
Dal momento che trascorriamo la maggior parte del tempo in uno o più di questi ambienti confinati, è evidente che il tema dell'inquinamento indoor ci interessa direttamente. Ma quali sono i fattori inquinanti per l'aria indoor?
I fattori dell'inquinamento dell'aria indoor
Gli elementi responsabili della degradazione della qualità dell'aria indoor sono di varia natura:
- chimici - ad esempio, il tristemente noto monossido di carbonio, ma anche il fumo di tabacco, ossidi di zolfo e azoto, formaldeide, antiparassitari. Queste sostanze possono essere contenute e/o sprigionate da oggetti o dispositivi come materiali da costruzione, vernici, arredi, stufe, detergenti, profumatori.
- biologici - quindi muffe, batteri, funghi, spore, parassiti o pollini, che possono causare reazioni avverse come allergie, infezioni o patologie più gravi. Ma anche tutti i microrganismi presenti nell'aria sotto forma di aerosol (batteri e virus), come le particelle di COVID-19.
Come innalzare la qualità dell'aria indoor
Mai come durante l'ultimo anno, abbiamo imparato che uno dei modi migliori per mantenere una qualità dell'aria costante è ventilare e arieggiare regolarmente i locali in cui trascorriamo la maggior parte della nostra giornata.
Ricordarsi di arieggiare è fondamentale anche perché gli edifici di ultima generazione - quindi in classe energetica alta - hanno infissi e rivestimenti perfettamente isolanti: neanche uno spiffero è in grado di entrare o uscire dalla struttura. La soluzione è spalancare le finestre e favorire il ricircolo dell'aria, ma già in molti edifici si ovvia al super-isolamento installando impianti di ventilazione meccanica controllata, ossia impianti che assicurano il corretto ricambio d’aria negli ambienti chiusi.
Molte volte, però, ventilare non basta.
Muffe ed eternit: quando l'inquinamento va risolto alla radice
In molti casi, infatti, la qualità dell'aria indoor è degradata dalla presenza di:
- muffe e funghi, originate da infiltrazioni, a loro volta causate da una cattiva manutenzione degli impianti di scarico
- elementi costruttivi in eternit, come i tubi di scarico o le colonne di scarico condominiale.
Qui, la ventilazione non può essere considerata una soluzione: è necessario risolvere il problema alla radice, agendo direttamente sull'impianto di scarico. Per un risanamento dei tubi che sia indolore, rapido, efficiente, conveniente e sicuro, e che migliori da subito la qualità dell'aria indoor, affidati a Tubus System: il nostro risanamento conservativo (relining) consente di ridare piena efficienza ai tubi, senza imbarcarsi in lunghi, invasivi e costosi interventi di sostituzione dell'impianto. In più, il nostro relining è a impatto zero.
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