Per noi di Tubus System il relining non è solo efficienza: è anche e soprattutto prevenzione ed ecosostenibilità. Con ogni intervento, evitiamo che vengano prodotte mediamente 1,2 tonnellate di macerie, derivanti dall’abbattimento dei muri e dallo smaltimento dei tubi obsoleti; non solo, il composto resinoso è naturale, 100% riciclabile e privo di bisfenolo A.
Oggi ti spiego meglio i 3 motivi per cui il relining è, a tutti gli effetti, un intervento a impatto zero.
Evitiamo la produzione di 1,2 tonnellate di macerie ad ogni intervento
Un intervento tradizionale di sostituzione dei tubi di scarico comporta l’accumulo di chili e chili di macerie: i muri demoliti, i tubi vecchi da rimuovere, il materiale di consumo utilizzato durante i lavori. Queste macerie vanno poi smaltite, incrementando la massa totale di rifiuti che – si sa – è già insostenibile.
Con il metodo di relining no dig possiamo evitare tutto ciò: nessuna parete viene rotta e smantellata, nessun tubo rimosso dalla sua sede, e non servono materiali di consumo per portare a termine l’operazione. Se consideri che Tubus Italia ha portato a termine, dal 2015 ad oggi, circa 100 interventi di relining, puoi facilmente calcolare che abbiamo risparmiato all’ambiente più di 100 tonnellate di macerie inquinanti.
100*1.000 kg = 100.000 kg di macerie risparmiate.
L’impatto ambientale è, così, già enormemente ridotto. Ma c’è dell’altro.
Il nuovo tubo è composto da materiali eco-compatibili
Non solo evitiamo di scaricare nell’ambiente ulteriori rifiuti da smaltire, ma facciamo sì che gli effetti positivi del relining permangano anche sul lungo periodo.
Il nuovo tubo autoportante, infatti, è costituito da un materiale plastico rinforzato con fibre di vetro. Questo composto, una resina, è 100% riciclabile. Ciò significa che, una volta giunto al termine della sua vita utile, il tubo in resina può essere recuperato e rilavorato.
È privo di Bisfenolo A
La molecola di Bisfenolo A è stata, per lungo tempo, fondamentale nella sintesi di alcune materie plastiche e resine; sul mercato, è nota la sua presenza nel policarbonato, il tipo di plastica rigida trasparente usata per recipienti e utensili alimentari (bottiglie, scatole, biberon, stoviglie di plastica, pellicole protettive).
L’Europa ha però imposto una stretta sull’utilizzo di Bisfenolo A, perché ritenuto pericoloso per la salute: sembrerebbe avere, infatti, effetti tossici sulla capacità di riproduzione umana.
Per questo motivo, la resina utilizzata durante i nostri interventi di relining è completamente priva di Bisfenolo A: nessuna traccia della molecola è contenuta nel materiale del tubo autoportante. È stata la stessa Legambiente, nel 2017, a conferire a Tubus System il premio Innovazione Amica dell’Ambiente, in virtù della tecnologia innovativa e sostenibile alla base del relining.
Vedi, quindi, come il relining è sicuramente meno impattante di un intervento tradizionale, sotto tutti i punti di vista: non è invasivo, non è inquinante, senza dimenticare che ripristina in pochissime ore condizioni vivibili negli ambienti vicini al tubo di scarico danneggiato.
Vuoi maggiori informazioni sul relining e sui suoi vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale? Contattaci: saremo felici di rispondere a tutte le tue domande.