Nel caso in cui venisse rilevata la presenza di amianto nei condomini, l’amministratore condominiale ha degli obblighi ben precisi a cui adempiere, tra cui quello di affidare la bonifica solo ed esclusivamente a imprese certificate. Ma di cosa si deve occupare esattamente e cosa succede se non vengono presi gli opportuni provvedimenti?
La presenza di amianto all'interno di un edificio è purtroppo molto comune. Questo materiale tossico può infatti trovarsi nei rivestimenti, nelle coperture, nei tetti e anche nei tubi di scarico. Se l’edificio in questione è un condominio e l’eternit è contenuto nelle sue parti comuni, come deve agire l’amministratore?
Gli obblighi dell'amministratore in caso di amianto nei condomini
Nel caso in cui venisse rilevata la presenza di amianto in un condominio, l'amministratore ha l'obbligo di procedere con:
1. Censimento e mappatura
La prima cosa che deve fare un amministratore di condominio è il censimento dell’amianto: compilando un apposito modulo, deve notificare la presenza dell’asbesto all'Agenzia di Tutela della Salute.
Dopo il censimento, deve contattare un tecnico autorizzato per effettuare la mappatura, in modo da ottenere un quadro aggiornato dei quantitativi di cemento-amianto presente nell’edificio.
Nel caso l’amianto venga trovato nelle parti comuni, l’amministratore è obbligato a intervenire senza attendere il consenso degli inquilini del condominio, anche se è poi tenuto a trasferire immediatamente l'informazione tramite assemblea.
L’amministratore deve adempiere a queste obbligazioni in tempi rapidi per evitare il rischio di sanzioni.
2. Valutazione del rischio
Concluso il rilevamento, inizia la fase di valutazione del rischio. Avvalendosi di un tecnico specializzato, l’amministratore deve valutare in quale forma si presenta l’amianto, ovvero compatta o friabile.
- Se è compatto, non sussiste obbligo di rimozione: la legge richiede che l’amministratore si prenda carico di fare un monitoraggio regolare, considerando che le condizioni del materiale potrebbero compromettere la sicurezza a lungo termine.
- Se è friabile, invece, vanno attuate le corrette procedure di manutenzione. In questo caso, è fondamentale avvalersi di professionisti per una valutazione più approfondita e per l’elaborazione di un piano di gestione. In questo caso infatti, il rischio di esposizione alle fibre di amianto è elevato, e le sanzioni possono rivelarsi molto gravi per l'amministratore, considerato negligente.
Quali sono le sanzioni previste in caso di amianto nel condominio?
In caso di presenza di amianto in un condominio, non sono previste sanzioni per mancata rimozione, proprio perché non è obbligatorio procedere con la sua eliminazione.
Rimuovere l’amianto infatti è molto pericoloso perché rischia di rompersi e quindi di liberare fibre tossiche pericolose per l’ambiente e le persone.
Nell’art. 12 della legge 257/1992 si dice:
“[…] edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile” si deve ricorrere alla rimozione solo “[…] qualora non si possa ricorrere a tecniche di fissaggio, e solo nei casi in cui i risultati del processo diagnostico la rendano necessaria”.
Nonostante la rimozione non sia obbligatoria, l’amministratore potrebbe essere accusato diomissione di atti d’ufficiose non adempie correttamente agli obblighi di legge relativi alla bonifica dell’amianto. Le sanzioni possono variare in base alla gravità dell'infrazione e possono raggiungere cifre molto elevate, oltre 18.000 euro. In generale, l’amministratore condominiale ha un obbligo di vigilanza rigoroso per evitare il rischio di contaminazione ambientale.
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Come intervenire per rimuovere l’amianto in condominio
Quando si rileva la presenza di tubazioni di scarico in amianto in un condominio, la sua gestione deve essere trattata con la massima attenzione. Esistono diverse modalità per affrontare la problematica, ognuna con le proprie specifiche tecniche e normative.
Le opzioni principali includono la rimozione completa del materiale, molto pericolosa, oppure l’adozione di soluzioni conservative, come il confinamento o l’incapsulamento del materiale con materiali sicuri. In ogni caso, l’intervento deve essere effettuato da professionisti certificati per evitare rischi di contaminazione.
Un’alternativa sempre più utilizzata è il relining, una tecnologia per l’incapsulamento che permette di risanare le tubazioni di amianto senza doverle rimuovere fisicamente, rendendo così l’intera procedura di bonifica molto meno invasiva, più veloce e più sicura rispetto alle metodologie tradizionali. Vediamo più nello specifico di cosa si tratta.
Il relining di Tubus System è la soluzione migliore sotto tutti i punti di vista
Tubus System ha sviluppato un innovativo metodo di relining che permette di risanare i tubi di scarico in amianto in modo non invasivo e sicuro; infatti, l'intera operazione avviene direttamente all'interno del tubo.
Grazie a questa procedura non è necessario ricorrere a fastidiose demolizioni che non solo rendono inagibile l'edificio interessato, ma in caso di presenza di amianto rischiano anche di provocare gravi conseguenze sanitarie a causa del pericolo di dispersione delle fibre tossiche.
Oltre ad essere un intervento molto sicuro, inoltre, per l’amministratore l'intera gestione della situazione diventa più facile, infatti:
- Gli inquilini possono rimanere nelle loro abitazioni per tutta la durata dell’intervento
- I tempi sono molto più rapidi;
- L’impegno economico (ricorda che le spese di bonifica, rimozione e smaltimento dell’amianto vanno ripartite tra i condomìni in base alle tabelle millesimali!) è decisamente inferiore.
Tubus System, regolarmente iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, ha sviluppato uno specifico protocollo di relining già vagliato da ASL di Lombardia, Piemonte e Liguria, per intervenire sulle tubazioni in amianto in totale sicurezza, senza inutili demolizioni e senza rischi di contaminazione da fibre tossiche.
Grazie al nostro innovativo metodo di relining ed allo specifico protocollo di intervento, stiamo risanando con successo gli impianti di scarico di interi quartieri gestiti da MM spa a Milano e ATC a Torino, mettendo al sicuro centinaia di famiglie dal pericolo dell’amianto (leggi di più sul nostro maxi intervento bonifica di amianto per ATC Torino).
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