Plastica: un tempo così amata, oggi addirittura vietata. Il suo uso massivo e sregolato l’ha trasformata da strumento utile e a basso costo, a reale condanna per la sopravvivenza del pianeta. Come mai? Quanta plastica produciamo? Quanta ne buttiamo e quanta, soprattutto, ne ricicliamo?
Secondo Plastics Europe, nel 2018, l’Europa intera ha prodotto qualcosa come 61 milioni di tonnellate di plastica, pari al 17,2% della produzione mondiale. Una produzione mondiale che, dal 2017 al 2018, è cresciuta di 11 milioni di tonnellate.
I settori che più usano plastica sono 3:
- packaging
- costruzioni
- automotive.
E una volta che l’hanno usata, cosa ne fanno? Dove va a finire tutta quella plastica, una volta che non ci serve più?
La maggior parte della plastica finisce in mare
Ormai è tristemente noto che la maggior parte dei rifiuti di plastica finiscano in mare. Ogni anno, secondo il WWF, 570 milioni di tonnellate di plastica finiscono nel Mediterraneo: 570 milioni di tonnellate equivalgono, per intenderci, a oltre 33 mila bottigliette di acqua al minuto.
Questo succede perché il ritmo di produzione e quello di consumo della plastica sono molto più alti del ritmo con cui riusciamo a smaltirla: e quando non si riesce smaltire, la facciamo finire lì, dove è meno visibile.
La percentuale di plastica riciclata, invece, è ancora bassissima.
Quanta plastica viene riciclata?
Sempre Plastics Europe ha rilevato che, nel 2018, sono stati raccolti circa 29 milioni di tonnellate di plastica usata, tramite la raccolta differenziata: di questi, solo il 32% è stato riciclato. Il resto è stato avviato a termovalorizzatori, discariche o cementifici.
I motivi della difficoltà di recupero della plastica sono vari:
- non ci sono sufficienti impianti per il trattamento dei rifiuti in plastica
- commettiamo ancora troppi errori nel differenziare i rifiuti
- ma, soprattutto, manca l’impegno, da parte dei produttori, a utilizzare plastiche riciclabili e con un design ecosostenibile.
Cosa si può fare?
Già da tempo, l’Europa ha introdotto imposte aggiuntive sui prodotti in plastica monouso. Anche in Italia abbiamo preso provvedimenti: la legge di Bilancio 2020 include infatti una Plastic Tax; in più, stando alle direttive europee, entro il 2030 dovremmo raggiungere l’obbiettivo della produzione di plastica esclusivamente riciclabile e riutilizzabile.
Anche noi di Tubus System ci battiamo per la diffusione di un’economia più sostenibile. Come abbiamo detto, il secondo settore che fa più uso di plastica è il settore delle costruzioni: con il relining conservativo, oltre ad evitare in toto la produzione di rifiuti (risparmiando all’ambiente circa 1 tonnellata di macerie in ogni intervento di risanamento), creiamo nuovi tubi in plastica riciclabile.
Il composto che utilizziamo, infatti, è un composto atossico, privo di Bisfenolo A e riciclabile al 100%: una volta esaurita la sua vita utile (minimo 50 anni), un tubo realizzato da Tubus System può essere trasformato e riutilizzato. L’impatto ambientale è pari a zero.
Vuoi conoscere maggiori dettagli su come il relining di Tubus System sia sostenibile e a impatto zero?
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